MINISTERO BENI CULTURALI E AMBIENTALI – UFFICIO CENTRALE PERI BENI LIBRARI E GLI ISTITUTI CULTURALI & COMUNE DI ROMA – ASSESSORATO ALLA CULTURA & MINISTERO TURISMO E SPETTACOLO & ENTE TEATRALE ITALIANO
TEATRO COMICO FRA MEDIOEVO E RINASCIMENTO: LA FARSA
ROMA 30 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 1986
CENTRO STUDI SUL TEATRO MEDIOEVALE E RINASCIMENTALE
PROGRAMMA
Giovedì 30 Ottobre
Arrivo dei partecipanti
Ore 10,00
Inaugurazione del Convegno
Consegna dei premi ai vincitori delle Borse di Studio
Introduzione ai lavori di Federico Doglio, Direttore del Centro di Studi sul Teatro Medioevale e Rinascimentale
Relatori
ROBERTO TESSARI, Le farse degli dei. Prototipi mediterranei del comico.
Ore 16,00
Ripresa dei lavori
GIOACHINO CHIARINI, Ludi Sunto Farsa italica e commedia regolare attica nel teatro comico di Roma.
ANTONIO STAŰBLE, Dicacitas, cauillatio, mimorum obscenitas: osservazioni sul comico in alcune commedie umanistiche.
Discussione
Ore 21,00 TEATRO VALLE
La rappresentazione de «Le farse cavajole» di Vincenzo Braca a cura della cooperativa «C.A.S.T.», regia di Giuseppe Rocca.
Venerdì 31 Ottobre
Ore 10,00
Prosecuzione dei lavori
Relatori
FRANCO CARMELO GRECO, La nascita dei modelli e l’autodifesa dei codici teatrali: dalla trasgressione all’ordine.
ACHILLE MANGO, Dalla commedia all’improvviso alla commedia letteraria.
Ore 12,00
Tavola rotonda su «Le farse cavajole» con la partecipazione del regista e degli attori.
Ore 16,00
Ripresa dei lavori
BERNADETTE REY-FLAUD, Ecriture dramatique, écriture narrative: Sacchetti, Massuccio et la farce française, Le Paté et la tarte.
VANNA GENTILI, Il comico nel teatro inglese: dalle intrusioni farsesche nello spettacolo medievale ai ruoli legittimati dalla drammaturgia del secondo ‘500.
Discussione
Ore 21,00 TEATRO VALLE
Replica de «Le farse cavajole» di Vincenzo Braca a cura della cooperativa «C.A.S.T.», regia di Giuseppe Rocca.
Sabato 1 Novembre
Ore 10,00
Prosecuzione dei lavori
Relatori
ENZO BOTTASSO, Le farse da carnevale di Giovan Giorgio Alione e la loro singolare fortuna fra Cinque e Seicento.
GEORGES ULYSSE, La violenza nella farsa italiana: dimensione teatrale e ideologica.
Ore 16,00
Riprese dei lavori
HUMBERTO LOPEZ MORALES, Farsa y caricatura en el nacimiento de la comedia castellana.
JAVIER HUERTA CALVO, El entremés o la farsa española.
Discussione
Ore 21,00 TEATRO VALLE
La rappresentazione de «Le farse» di Giovan Giorgio Alione a cura della cooperativa «Il Teatro delle Dieci», regia di Massimo Scaglione.
Domenica 2 Novembre
Ore 10,00
Prosecuzione dei lavori
Relatori
MICHEL ROUSSE, L’art de l’acteur dans les farces.
Ore 11,30
Tavola rotonda su «Le farse» di G. G. Alione con la partecipazione del regista e degli attori.
Conclusione dei lavori
Ore 17,00 TEATRO VALLE
Replica de «Le farse» di Giovan Giorgio Alione a cura della cooperativa «Il Teatro delle Dieci», regia di Massimo Scaglione.
Introduzione del Prof. Doglio
Gentili signori, illustri professori, colleghi e graditi ospiti. Ho il piacere di iniziare i lavori di questo nostro decimo convegno internazionale, in questa bella sede romana di S. Rita, ed è un piacere alimentato da una certa emozione. Come avevo presagito, concludendo i lavori dello scorso convegno viterbese del giugno 1985, le difficoltà create da una situazione politica, o meglio, di politica culturale non armonica, ci hanno indotto, per salvaguardare la nostra autonomia economico, artistica, culturale, a sopportare alcuni necessari sacrifici per continuare il nostro lavoro che, come quello dei «clerici vagantes» (che allora citavo), è senza fissa dimora. Infatti gli studiosi del nostro Centro, gli artisti di teatro e di cinema che collaborano, ogni anno con noi, vogliono essere impegnati in questo originale lavoro di ricerca e sperimentazione, e liberi da ogni condizionamento politico e ambientale. Così abbiamo osato uscire dall’ambito, protetto ma condizionante, della provincia di Viterbo, dove il Centro è nato ed ha operato per circa dieci anni, e dove abbiamo vissuto esperienze indimenticabili insieme a colleghi d’ ogni parte del mondo, per accettare l’invito dell’Ente Teatrale Italiano, che ci ha offerto una sede a Roma, e un secondo invito, quello dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, retto da un collega, lo storico del Medio Evo Ludovico Gatto, che ci ha promesso aiuto e offerto ospitalità per questo convegno. Grazie all’appoggio del Ministero del Turismo e dello Spettacolo, che apprezza il nostro decennale lavoro, abbiamo dunque organizzato questo decimo appuntamento di studio e confronto d’esperienze fra studiosi di diversi paesi d’Europa sul tema della farsa. Un tema che avevamo appena toccato, nel ’78, e che ora verrà corredato dalla rappresentazione di due esemplari di testi farseschi; uno, quello nordico dell’astigiano G. Giorgio Alione, l’altro, quello meridionale del salernitano Vincenzo Braca. Come sempre gli studiosi offriranno un panorama europeo e gli attori presenteranno testi da secoli ingiustamente dimenticati dal nostro teatro professionale, cui noi osiamo ricordare, ancora una volta, la ricchezza del nostro grande patrimonio testuale, in lingua o in dialetto.
Ora io devo solo ringraziare gli studiosi italiani, francesi e spagnoli, che hanno accettato di partecipare al convegno e di portare il contributo della loro preparazione specialistica, e le due compagnie che hanno accolto la sfida che noi, ogni anno, portiamo alla pigrizia del maggiore teatro professionale.
Mi auguro che questo nuovo capitolo, romano, della storia del Centro, inizi bene, che convinca gli studiosi e il pubblico colto, che seguirà i nostri lavori e i nostri spettacoli, dell’utilità culturale e del significato creativo delle nostre ricerche e sperimentazioni, che, infine, l’ambiente politico della capitale non imponga parametri o paratie, affinché il Centro possa continuare, a Roma, il suo compito di riscoperta e di riproposta, che non ha, tuttora, nonostante i suoi limiti, eguali in Europa.