MINISTERO BENI CULTURALI E AMBIENTALI – UFFICIO CENTRALE PER I BENI CULTURALI E GLI ISTITUTI CULTURALI & MINISTERO TURISMO E SPETTACOLO & ENTE TEATRALE ITALIANO
NASCITA DELLA TRAGEDIA DI POESIA NEI PAESI EUROPEI
VICENZA 17-20 MAGGIO 1990
ACCADEMIA OLIMPICA VICENZA & CENTRO STUDI SUL TEATRO MEDIOEVALE E RINASCIMENTALE
PROGRAMMA
GIOVEDÌ 17 MAGGIO
Ore 10.00
Inaugurazione del Convegno, Saluto dei Presidente dell’Accademia Olimpica e del Presidente del Centro Studi sul Teatro Medioevale e Rinascimentale
Introduzione ai lavori di FEDERICO DOGLIO Direttore del Centro Studi
Relazioni
CESARE MOZZARELLI, Il Principe e il Cortigiano. Politica e «forma del vivere» tra Quattrocento e Cinquecento
Discussione
Ore 16.00
Ripresa dei lavori
GUIDO ARBIZZONI, Sperimenti quattrocenteschi di teatro tragico
GUIDO PADUANO, La presenza del classico nella Sofonisba
Discussione
Ore 21.00
Teatro Olimpico: «Sofonisba» di G. Trissino allestita dalla Cooperativa del Teatro Scientifico – Teatro Laboratorio, regia di Ezio Maria Caserta
VENERDÌ 18 MAGGIO
Ore 9.30
Prosecuzione dei lavori
PAOLA GUERRINI, L ‘iconografia della «Sofonisba» tra storia e teatro
CARMELO MUSUMARRA, La «Sofonisba», ovvero della libertà
Tavola rotonda su Sofonisba con la partecipazione del regista e degli attori
Ore 16.00
Ripresa dei lavori
RENZO CREMANTE, Aspetti e momenti dell’elaborazione della grammatica tragica cinquecentesca
ROBERTO MERCURI, La tragedia cinquecentesca fra modello tragico e trattatistica
Discussione
Ore 21.00
Teatro Olimpico: «Sofonisba» di G. Trissino allestita dalla Cooperativa del Teatro Scientifico – Teatro Laboratorio, regia di Ezio Maria Caserta
SABATO 19 MAGGIO
Ore 9.30
Prosecuzione dei lavori
PAOLO FABBRI, Tragedia e musica nell’Italia del ‘500
CORINNE LUCAS, Narrazione e azione nelle tragedie di G. B. Giraldi Cinzio
FRANÇOISE CHARPENTIER, Jodelle, La Péruse: création de la tragédie poétique en France
Discussione
Ore 16.00
Ripresa dei lavori
PETER HAPPÉ, Action and Language in English Tragedy 1558-1590
ALFREDO HERMENEGILDO, Experiencias dramaticas y publicos teatrales : la tragedia española del Rinascimiento
JOSÈ LUIS CANET, La evolución del estilo trágico en el Teatro Español hasta al Concilio de Trento
Discussione
Ore 21.00
Proiezione della tragedia “Ecerinis” di A. Mussato
DOMENICA 20 MAGGIO
Ore 9.30
Prosecuzione dei lavori
ANNA GIORDANO, La “Semiramide” di Muzio Manfredi e quella di Cristóbal de Virués
JOSE’ BARATA, Poesis e Mimesis nella prima tragedia portoghese
LAURA MANCINELLI, Le origini medioevali della tragedia nel mondo classico
Discussione
Presentazione del Prof. Doglio
Nei primi anni di attività, quando il nostro Centro stava iniziando il suo lavoro di riscoperta delle origini del teatro e dello spettacolo sorto in Italia nei primi secoli, dopo i convegni e le rappresentazioni intese a recuperare le prime forme drammatiche: quelle nate dalla liturgia delle Ore e quelle dei giullari, due convegni vollero illustrare i modi dello spettacolo umanistico, sorto dallo studio e dal l’imitazione dei classici.
Il primo fu dedicato a “L’eredità classica nel Medioevo: il linguaggio comico”, il secondo ebbe per tema “La rinascita della tragedia nell’Italia dell’Umanesimo”.
In quella circostanza, studiosi della letteratura classica, dell’estetica e del teatro umanistico sottolinearono il significato della drammaturgia tragica latina nata in Italia, fra il 1313 e il 1493, e attori professionisti, scritturati per l’occasione, recitarono, con coraggio e forza suggestiva, il testo latino dell’Ecerinis di Albertino Mussato. Era la metà di giugno del 1979.
Ora, dopo undici anni, e dopo che le ricerche e le sperimentazioni del Centro hanno illustrato, con convegni e spettacoli, molti altri temi, sacri e profani, del nostro teatro dei secoli XII-XVI, gli studiosi, di varia competenza e di diversi paesi europei, sono invitati a descrivere e commentare le forme tragiche sorte dopo la nascita delle lingue neolatine e neogermaniche.
Così, per quanto riguarda l’Italia, in questo XIV Convegno verrà mostrata l’evoluzione che il genere tragico compì ad opera di letterati colti, educati anch’essi, come gli umanisti del Quattrocento, sui classici del teatro latino, e inoltre sensibili all’influsso dei tragici greci e, tuttavia, decisi a tradurre temi e linguaggi drammatici nella nuova lingua, nella nuova poesia italiana. Dopo alcune relazioni introduttive, utili a descrivere il passaggio dalle forme medioevali a quelle umanistico – rinascimentali, verrà dato largo spazio all’illustrazione e al commento della Sofonisba del Trissino, prima tragedia di poesia in lingua italiana. Poiché, quest’anno luogo del convegno è la città natale del Trissino, Vicenza, e poiché sede dello spettacolo sarà lo splendido Teatro Olimpico, creato dal Palladio allievo del Trissino, le relazioni, come sempre di carattere interdisciplinare, daranno particolare rilievo all’opera e al suo poeta.
Nella secolare attività teatrale dell’Accademia Olimpica vicentina, la Sofonisba di G. Trissino ha avuto due memorabili allestimenti:
il primo nel 1562 con un apparato scenico dovuto ad Andrea Palladio nel salone del Palazzo della Ragione, il secondo nel 1950 nel Teatro Olimpico per il centenario trissineo. Nulla sappiamo degli attori che recitarono in quella «prima» del Palazzo della Ragione ma solo della commozione del pubblico per la morte della protagonista. Per la memorabile rappresentazione del 1950 il regista era Giorgio Strehler che aveva raccolto sul palcoscenico olimpico un cast eccezionale di attori da Elena Zareschi a Tino Carraro, Antonio Crast, Carlo d’Angelo e Gianrico Tedeschi. I costumi erano di Giulio Coltellacci.
Il quadro di riferimento del fenomeno tragico è, tuttavia, la drammaturgia europea, osservata nei suoi esordi tragici in Inghilterra, Francia, Spagna, Germania, Portogallo. E un capitolo nuovo che gli specialisti, di diversi paesi e delle principali letterature drammatiche, ci descriveranno, dando un contributo necessario alla miglior conoscenza di un comune patrimonio culturale.